Pamela Villoresi ai “Mestieri dell’Arte” il 24 luglio a Palazzo Abatellis
- Villoresi dirige il Teatro Biondo di Palermo dal 2019
- “Il teatro è un servizio ed è di tutti”
- Ha lavorato con i grandi del Teatro, da Strehler a Gassman
- A fine dello spettacolo, un rinfresco con il meglio dell’agroalimentare siciliano
Pamela Villoresi, dal 2019 direttrice del Teatro Biondo di Palermo, è l’ospite del terzo appuntamento con “I Mestieri dell’Arte” , sulla terrazza di Palazzo Abatellis. La serie di interviste a donne e uomini protagonisti della cultura e dell’arte, fa parte del Festival Restart. La direttrice del Teatro Biondo è attesa la sera del 24 luglio dall’intervista con la giornalista Francesca Taormina.
Quel palchetto sobrio sulla terrazza dell’Abatellis, al chiaro di luna nelle notti d’estate, è stato scelto da Bernardo Tortorici – presidente degli Amici dei Musei siciliani, Bernardo Tortorici, organizzatore e ideatore di Restart – come luogo simbolo per far incontrare la città di Palermo e la sua gente con professionisti che hanno fatto del loro mestiere un’arte. “Tutti gli ospiti di questa rassegna hanno fatto del loro mestiere un momento artistico”, spiega Tortorici.
Il teatro e il rapporto con la città, parola di Pamela Villoresi
Con Pamela Villoresi, la serata dei Mestieri dell’Arte, sarà dedicata al Teatro e al suo rapporto con la città. In alcune recenti interviste, la Villoresi ha raccontato il suo rapporto con Palermo, vista dal ponte di comando del “Biondo”: “Penso che in una metropoli i teatri siano settorializzati su identità precise, su generi precisi; una città come Palermo, che è abbastanza grande perché ha un milione di abitanti e il teatro un seguito significativo, rimane però tuttavia un luogo il cui teatro stabile debba essere il teatro di tutti: ci deve essere la ricerca, le nuove produzioni, ma anche il grande classico e i grandi nomi della scena nazionale e internazionale, lo spettacolo a sfondo sociale e quello di puro intrattenimento. Io credo che ciascuno debba trovare il proprio teatro all’interno del Biondo”.
Durante il lockdown, grazie all’ impulso del suo direttore, il Teatro Biondo ha ideato forme di comunicazione con il pubblico in streaming: “il teatro deve continuare a fornire un senso di comunità: ci siamo tutti insieme. Il teatro ci dice che è lì per noi, ci aspetta, quando sarà passata la bufera ci sarà, pronto per ricominciare” – ha spiegato Villoresi, aggiungendo che ” La cultura è un servizio. Lo è anche il teatro. In questa occasione sentivo il bisogno di trovare una forma di vicinanza alla gente, per non lasciarla nella propria solitudine”.
Villoresi e il Teatro, una storia d’amore senza fine
Pamela Villoresi, attrice e regista, ha fatto della multiculturalità il suo credo. Reecita in 5 lingue: italiano, inglese, tedesco, francese e spagnolo. Inizia il teatro studio al Metastasio di Prato a soli 13 anni, a 14 debutta come protagonista nel “Re Nudo” di Schwarz diretta da Paolo Magelli, All’età di 17 anni gira il “Marco Visconti” che la rende famosa al grande pubblico, e a 18 approda al Piccolo Teatro di Milano da Giorgio Strehler (suo padre teatrale), e partecipa con Jack Lang alla fondazione dell’Unione dei Teatri d’Europa. Ha recitato in più di 60 spettacoli di cui 5 con Strehler, e poi con Nino Manfredi, Vittorio Gassman, Mario Missiroli, Giancarlo Cobelli e Maurizio Panici, al fianco dei più grandi attori italiani. Ha diretto lei stessa 28 spettacoli. Ha lavorato in 36 film, con grandi maestri come Jancso, Bellocchio, i fratelli Taviani, Ferrara, Placido e Sorrentino ne “La Grande Bellezza” . Docente di recitazione e poesia a Prato, Reggio Calabria, Lugano, Guastalla e Orbetello. E’ stata direttore artistico di 4 Festival: “Ville Tuscolane”, “Festival dei Mondi”, “Arie di Mare”, “Divinamente Roma” e “Divinamente New York”. E’ stata nel consiglio d’Amministrazione dell’Accademia d’Arte Drammatica Silvio D’Amico, del Met Teatro Stabile della Toscana e del Teatro Argentina Stabile di Roma.
Un calice di vino per celebrare la grande artista italiana
Alla fine dell’incontro con Pamela Villoresi, agli spettatori sarà offerto un rinfresco: un calice di vino per brindare alla cultura e alla città ritrovata, e qualche stuzzichino del meglio dell’agroalimentare siciliano, fornito da Insicilia.com
Biglietti acquistabili online oppure (se disponibili) direttamente sul posto a partire dalle ore 18.00. È attivo il delivery ticketing inviando una mail a info@restartpalermo.it per il pagamento in contanti e il recapito del biglietto a domicilio (con 1 euro aggiuntivo)
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