Stamattina stavo occasionalmente sistemando camera e prima di accettare il fatto che dovrò stare a lavorare tutto il giorno seduta su una sedia ho pensato a quanto fosse stato assai più amaro questo periodo senza RestART. Un progetto partito da una sola città, ha fatto il giro d’Italia. Una manifestazione cominciata per far ripartire e risollevare Palermo, che invece ha fatto il giro dell’intera nazione. Un progetto nato dal desiderio di una ripresa, di una ripartenza da una pandemia che ha messo in ginocchio l’intero pianeta.
Oggi venerdì 17 (non va tanto male) siamo già al terzo weekend e non mancano le novità. Parte la rassegna 4 RISATE MUTE all’oratorio di S. Mercurio, un ciclo di corti sul cinema comico degli anni ’20. Alla spettacolare visita della Torre di S. Antonio si aggiunge, in un unico percorso, la Chiesa di S. Antonio (meglio nota come Ecce Homo) all’interno della quale si potrà ammirare la miracolosa ardesia della Madonna delle Grazie, recentemente restaurata.
È già sold out la visita guidata con aperitivo offerto da Villa Tasca, uno dei giardini più emblematici del Romanticismo siciliano ottocentesco. Una dimora storica, una casa di famiglia dove hanno soggiornato diversi personaggi illustri, tra cui Wagner, Re Ferdinando di Borbone e la Regina Carolina, Bismarck, Margherita di Savoia e Jacqueline Kennedy.
Riaprono il 17 e il 18 luglio rispettivamente Casa Professa e la Gancia. Un weekend pieno di vita e di colore tra humor, cultura e aperitivi in luoghi suggestivi.
La morale della favola è quindi che non importa se tutto va male, ci sarà sempre un progetto in cui credere dietro l’angolo.
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